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17 Maggio 2023L’argomento che andiamo a trattare in questo articolo: Prevenzione Tumore alla Vescica; è di primaria importanza, dato che quando la malattia viene diagnosticata in stadi avanzati, il trattamento risulta più complesso e le probabilità di guarigione diminuiscono.
Prevenzione tumore alla vescica, i consigli del Prof. Castiglione!
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Chi è il Prof. Castiglione e che cos’è Holistic Andrology?
Il Prof. Fabio Castiglione è sia Andrologo che Urologo. Ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia e successivamente ha completato la sua formazione in Urologia presso l’Università Vita Salute San Raffaele di Milano. Ha conseguito il dottorato di ricerca sulle cellule staminali e la disfunzione erettile presso la Katholieke Universiteit Leuven (Belgio). È membro del Comitato Europeo di Medicina Sessuale (FECSM), dell’European Urology Board (FEBU) e membro del comitato scientifico delle Linee Guida Andrologiche dell’International Sexual Medicine Society (ISSM), della società Europea di urologia (EAU) e della European Society for Sexual Medicine (ESSM). Ha inoltre conseguito l’abilitazione a Professore Ordinario in Urologia in Italia ed è Professore Associato presso lo UCL di Londra e Consultant Urologist al King’s College Hospital di Londra.
Il tumore alla vescica
Il tumore alla vescica si sviluppa nella parete della vescica, l’organo che accumula l’urina prodotta dai reni prima di essere espulsa dal corpo attraverso l’uretra. Può essere maligno o benigno e può causare sintomi come sangue nelle urine, dolore durante la minzione o bisogno urgente di urinare. È una forma di cancro che colpisce le cellule della vescica, l’organo che immagazzina l’urina prodotta dai reni prima della sua eliminazione dal corpo attraverso l’uretra. Il tumore alla vescica può presentarsi in diverse forme, ma il tipo più comune è il carcinoma uroteliale (anche noto come carcinoma transizionale), che si sviluppa dalle cellule che rivestono l’interno della vescica. Tuttavia, esistono anche altri tipi di tumori della vescica, come il carcinoma squamoso e il carcinoma a cellule a coppa. Il tumore alla vescica può essere causato da diversi fattori di rischio, tra cui: fumo di sigaretta, esposizione a sostanze chimiche (es. Arsenico) o i coloranti per capelli; una storia familiare di tumori alla vescica.
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I principali sintomi
I sintomi del tumore alla vescica possono includere sangue nelle urine, dolore o bruciore durante la minzione, bisogno di urinare frequentemente o urgentemente, ma in piccole quantità, e dolore nella regione pelvica. Tuttavia, alcuni pazienti possono non manifestare alcun sintomo iniziale. La diagnosi del tumore alla vescica viene effettuata attraverso esami diagnostici come l’esame delle urine, la cistoscopia, la biopsia e l’imaging medico, come la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (RM).
I principali fattori di rischio per lo sviluppo di tumore alla vescica sono:
- Fumo di sigaretta. Il fumo è responsabile del 50-60% dei casi e il rischio è direttamente correlato al numero di sigarette fumate e alla durata del fumo.
- Esposizione a inquinanti chimici, quali coloranti azoici, ammine aromatiche e idrocarburi policiclici aromatici.
- Infezioni ricorrenti da micobatteri e adenovirus. Un adeguato trattamento antibiotico può ridurre il rischio nei soggetti con infezioni ricorrenti.
- Presenza di calcoli vescicali o strumenti endovescicali (cateteri, stents) a lungo termine.
- Radiazioni ionizzanti o non ionizzanti. L’esposizione cronica a radon aumenta il rischio.
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Quando rivolgersi a un medico, l’importanza della prevenzione!
La diagnosi precoce del tumore alla vescica è fondamentale per una gestione ottimale e aumento delle possibilità di guarigione. È importante rivolgersi a un medico se si sperimentano sintomi associati al tumore alla vescica, come sangue nelle urine, dolore durante la minzione o bisogno urgente di urinare. Questi sintomi possono anche essere segni di altre condizioni, come infezioni del tratto urinario, ma è importante escludere la presenza di un tumore alla vescica tramite una visita medica. I soggetti a rischio dovrebbero sottoporsi a controlli preventivi regolari, già a partire dai 40-50 anni.
Le misure preventive principali includono:
- Smettere di fumare. Il fumo di sigaretta è causa del 50-60% dei tumori vescicali. Smettere può ridurre il rischio del 50% nel tempo. Coloro che hanno fumato in passato dovrebbero comunque sottoporsi a screening, dato che il rischio rimane elevato per molti anni dopo aver smesso.
- Controlli delle urine. Ricerca di sangue nelle urine (ematuria) almeno 1-2 volte al mese, soprattutto nei fumatori. L’ematuria è il primo segnale di tumore vescicale nel 30-50% dei casi.
- Valutazioni urologiche ed esami strumentali periodici. Visita urologica, esame ecografico, cistoscopia ed eventuali biopsie ogni 1-2 anni in base al rischio individuale. Più frequentemente nei primi 2 anni dopo la diagnosi di iperplasia uroteliale (displasia) o carcinoma in situ.
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- Riduzione dell’esposizione ad altri fattori di rischio. Inquinanti chimici, infezioni ricorrenti, strumenti endovescicali a lungo termine, radiazioni ionizzanti possono incrementare il rischio. Adottare le precauzioni necessarie a minimizzare l’esposizione.
- Chemioterapia intravescicale. Nei casi di carcinoma in situ può ridurre il rischio di recidiva locale del 50-70%. Farmaci e schemi somministrazione dipendono dalle linee guida.
- Vaccinazione HPV. Per le donne, il vaccino previene l’infezione da papillomavirus, correlata al carcinoma uroteliale. Potenzialità limitate nella prevenzione primaria nell’uomo. Valutazione caso per caso.
L’importanza della prevenzione risiede quindi nell’opportunità di diagnosi precoce, consentendo trattamenti meno aggressivi e maggiori chance di guarigione, nonché nell’adozione di stili di vita e misure volte a ridurre i fattori di rischio modificabili e l’esposizione a essi. Una prevenzione efficace può ridurre l’incidenza del carcinoma uroteliale di circa il 50%.
Cosa può fare il Prof. Castiglione?
Il Prof. Fabio Castiglione, in qualità di urologo esperto in oncologia urologica, può fornire le seguenti indicazioni e consulenze in tema di prevenzione del tumore alla vescica:
- Valutazione del rischio individuale. In base a fattori quali età, storia di fumo, esposizione ad altri agenti cancerogeni, presenza di malattie urinarie croniche, il Prof. Castiglione può stimare il rischio di sviluppare un tumore vescicale per ogni singolo paziente. Ciò consente di pianificare uno screening personalizzato e mirato.
- Raccomandazioni su prevenzione primaria. Suggerimenti su stili di vita salutari quali la cessazione del fumo, limitazione dell’alcol, dieta equilibrata e attività fisica regolare possono essere forniti al fine di ridurre il rischio complessivo. Può valutare l’eventuale esposizione ad agenti carcinogeni ambientali e consigliare le precauzioni necessarie.
- Pianificazione di uno screening intensivo. Nel caso di alto rischio, può raccomandare controlli più frequenti con esami quali cistoscopia, citologia urinaria, ecografia, risonanza magnetica. Uno screening attento è fondamentale per una diagnosi precoce.
- Valutazione di terapie chemio-preventive. Nei soggetti con storia di carcinoma in situ, può consigliare l’uso di chemioterapia intravescicale (Mitomicina C) al fine di ridurre significativamente il rischio di recidiva e progressione. La scelta del farmaco e dello schema terapeutico verrà fatta sulla base delle linee guida internazionali.
- Vaccinazione HPV. Il Prof. Castiglione può valutare l’opportunità e i benefici della vaccinazione anti-HPV nei soggetti a rischio, soprattutto le donne. Tale vaccino può prevenire l’infezione da HPV, correlata a un aumentato rischio di tumore vescicale.
- Counseling e supporto. In caso di diagnosi di tumore vescicale, offre supporto e counselling ai pazienti, aiutandoli ad adottare stili di vita salutari e fornendo indicazioni su come mantenere un elevato stato di benessere durante i trattamenti.
Conclusioni
In sintesi, il Professor Castiglione può svolgere un ruolo chiave sul tema: prevenzione tumore alla vescica, fornendo ai pazienti consigli sulla dieta, l’attività fisica, il consumo di alcol e sigarette, e i test di screening genetico. Il suo obiettivo principale sarà quello di individuare precocemente la malattia e fornire ai pazienti le cure e il trattamento adeguati per affrontarla. Se state cercando uno specialista privato, che sia Urologo e Andrologo, avete appena scoperto il miglior professionista a Londra!